Vertine, Meleto, Rietine, Castagnoli, Starda, Monte Luco della Beraredenga, Montecastelli

Accommodations Greve in Chianti, Tuscany, Italy
Home
Agriturismi Chianti
Camere Bed & Breakfast
Ville e alberghi di lusso
Blog Toscana
Tasso di Soggiorno
Agenzie vacanze
Immobilare in Toscana
Case vacanze Maremma
Alloggi a Roma
Date Importante
Come arrivare a Greve
Piante di Greve
Piscina Pubblica
Piazza Matteotti
Tour e Degustazione
Corso di cucina toscana
Specialità toscane
Ristoranti
Cose da fare e da vedere
Castelli del Chianti
Tour organizzati, minibus
Sposarsi in Toscana
Musei e la storia
Libri, guida turistica
Città dell’Umbria
Collegamenti Utili
Fare pubblicità qui
Contattaci
English Italiano Deutsch Français























La Strada dei Castelli del Chianti


Itinerario Viola - Vertine, Meleto, Rietine, Castagnoli, Starda, Monte Luco della Beraredenga, Montecastelli


Raggiunto l'importante bivio del Molinlungo, dove si lascia sulla sinistra la strada per Radda, quasi all'inizio della quale, dopo un'eccezionale vista di Vertine, una strada a destra porta a S.Piero in Avenano, ricordata fin dal 995, il cui titolo venne trasferito prima alla pieve di Spaltenna e popi alla chiesa di Gaiole; attualmente costituisce un rarissimo esempio di chiesa gotica di campagna a tre grandi navate.

Castello di Meleto
Castello di Meleto

La strada di destra invece ci mostra subito in alto, sul crinale, immerso fra piante secolari, il Castello di MELETO , al quale si giunge con una strada sullo stesso lato. Delle origini del castello di Meleto sappiamo ben poco; venne forse eretto alla fine del sec XII da un ramo dei Ricasoli. Fu occupato per poco tempo dai Senesi nel 1478, mentre rimase senza successo un nuovo assedio del 1529-30. L'attuale costruzione è un corpo quasi quadrato che incorpora una torre più antica; forse quattrocenteschi sono i due torrioni cilindrici negli angoli sud ed est, questo molto ben conservato con il suo basamento a scarpa e l'apparato a sporgere della sommità. Il resto dell'edificio, attorno ad un elegante cortiletto di gusto rinascimentale, è stato del tutto ricostruito in periodo barocco, come testimoniano i finestroni a mensole ed il pesante portale del fronte sud-ovest.

Proseguendo oltre Meleto, si continua a salire finchè si trova sulla destra RIETINE, castello in cui nel 1039 si sa che abitava un Azzo della famiglia Ricasoli, la quale continuò a possederlo anche in seguito; oggi però nessun resto di esso si riesce a rintracciare. Non molto più avanti si trova CASTAGNOLI, castello donato alla Abbadia di Coltibuono nel 1104; è indicato come Castagno Aretino nel lodo di Poggibonsi del 1203 per le confinazioni tra Siena e Firenze; i Senesi lo assediarono invano durante la guerra aragonese del 1478-79. Oggi il castello ci appare come un poderoso bloccco poligonale di pietra con vari spigoli arrotondati ed un pittoresco cortile al centro, al quale si accede per un ampio arco a sud ed uno strettissimo vicoletto a ovest.


Starda

Da Castagnoli per una bella strada panoramica in zona boscosa si sale verso est e, poco prima di raggiungere Monteluco, per una strada a sinistra, si scende a STARDA pittoresco villaggio in magnifica posizione.

Giunti dove sono gli impianti di un ripetitore televisivo, per un sentiero attraverso un folto bosco di conifere si sale a Monte Luco della Beraredenga. Questo fu uno dei castelli più importanti e ricchi di storia della zona di confine tra Siena e Firenze. Ricordato per la prima volta nel 1085 per una donazione della famiglia dei Berardenghi alla loro abbazia della Berardenga, una parte di esso fu donata all'inizio del sec. XII al vescovo di Siena, ma restò sostanzialmente dominio dei Berardenghi. La sua posizione lo rese molto conteso. Nel 1176 Siena dovette cederlo ai Fiorentini, cessione confermata nel 1203. Ma nel 1261 i Senesi lo espugnarono, lo distrussero e costrinsero i Berardenghi a venderlo loro per la somma di 500 lire. Tuttavia pochi anni dopo i Fiorentini l'occuparono di nuovo e lo ricostruirono; dette nome da allora ad un "terziere" del Chianti. Grande importanza ebbe, per la sua posizione a cavallo dello spartiacque, anche durante le guerre aragonesi. i senesi, riusciti a rioccuparlo nel 1527, lo incendiarono e lo fecero smantellare, nè fu più ricostruito. Ancora oggi infatti ne rimangono soltanto pochi frammenti di muri in mezzo al bosco ed un sotterraneo.


Montecastelli

Da Monteluco poi inoltrandosi per pochi chilometri per la strada che scende verso S. Gusmè e Castelnuovo Ber.ga e lasciandola poco prima delle Capannelle, per una strada di bosco sulla destra si può raggiungere Montecastelli, castello dei Ricasoli noto fin dal 1203, che nel 1391 si ribellò alla Repubblica Fiorentina. Ripreso dai Fiorentini, nel 1432 cadde in mano ai Senesi che dovettero riconsegnarlo con la pace di Ferrara, ma l'espugnarono di nuovo nel 1478, distruggendolo, e dopo d'allora Firenze, anche tornatane in possesso, non volle più ricostruirlo. Oggi del castello, oltre a molti resti di muri affioranti nel bosco, resta un alto muro di pietra coronato di belle mensole.

Itinerario Marrone - Pieve di Spaltenna, Vertine, Uliveta, S. Donato in Perano, Vistarenni
Itinerario Rosso - Tornano, Morelline, Cacchiano, Monte Lodoli
 - Gaiole, Barbischio, Capannelle, Cancelli, Castello di Montegrossi, Badia a Coltibuono
Itinerario Viola - Vertine, Meleto, Rietine, Castagnoli, Starda, Monte Luco della Beraredenga, Montecastelli
Itinerario Arancione - Campi, San Sano, Monteluco di Lecchi, San Polo in Rosso, Galenda, Le Selve
Itinerario Blu - San Giusto a Rentennano (alle Monache), Lucignano, La Torricella, Castello di Brolio

Anna Maria Baldini
























Greve in Chianti agriturismi in Toscana
Toscana Italia
Chianti - cose da vedere
Agriturismi in Chianti ed in Toscana

Tutti i materiale originali, traduzioni, immagini e codificazione sono Copyright © ammonet InfoTech 1997 - 2021. Tutti i diritti riservati.
Agriturismi, aziende in Toscana ammonet InfoTech.

Anna Maria Baldini