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La Rossignol News
Un Evento desiderato da tempo da tutti i Nobili del Rinascimento: il Gran Ballo a Firenze fiorito di danze del '400 e del '500, dei codici di maniera dell'"etichetta" del tempo, accompagnate dalla magnificente musica dei La Rossignol.
Altre opportunità: Impegnarsi La Rossignol ad esibirsi al vostra occasione!
Per il 450° anniversario della nascita di Galileo Galilei
DAL VAGO E BEL SERENO
Musiche nelle corti italiane al tempo di Galileo Galilei
Galileo Galilei, “...uomo dotato da natura d'uno ingegno perspicacissimo e d'una curiosità straordinaria…”, diede un importante impulso allo sviluppo della musica del suo tempo. Figlio di Vincenzio, liutista, teorico, matematico ed autorevole esponente della Camerata fiorentina, oltre a fornire un contributo fondamentale alla comprensione dei fenomeni acustici, mise sullo stesso piano musica vocale e strumentale, sostenendo che nell'arte sono importanti solo le emozioni che si riescono a trasmettere: “Non ammireremmo noi un musico, il quale cantando e rappresentandoci le querele e le passioni d'un amante ci muovesse a compassionarlo, molto più che se piangendo ciò facesse? E molto più lo ammireremmo, se tacendo, col solo strumento, con crudezze et accenti patetici musicali, ciò facesse...”. È un tempo, il Suo, in cui la musica vive un periodo rivoluzionario: nascono il “recitar cantando” e il melodramma, vengono pubblicati libri fondamentali per la danza, la musica strumentale acquisisce una nuova dignità. L’ingegno italiano raggiunge la più alta delle espressioni, chiudendo un'epoca e aprendone un'altra. Il programma propone un rigoroso, ma piacevolissimo ed accattivante viaggio nella musica vocale e strumentale di quel tempo e, pur senza alcuna pretesa esaustiva, cerca di trasmettere informazioni essenziali sulla storia dell'uomo e della sua sensibilità.
Per il 500° anniversario della morte di Bramante
BALLI ET MERAVIGLIE NOVE
Arie e danze cortigiane al tempo del Bramante
La Rossignol LILIANA BARONIO, SIMONA PASQUALI, FRANCESCO PICCINELLI danza; ROBERTO QUINTARELLI, contraltista, danza; ERICA SCHERL, vielle; MATTEO PAGLIARI, flauti diritti, traversa, stridulo, cornamusa, flauto a tamburo; FRANCESCO ZUVADELLI, organo positivo, ghironda; DOMENICO BARONIO, liuto, chitarrino, direttore
Donato d’Angelo Lazzari, detto il Bramante (1444-1514) rappresenta, insieme a Leonardo, Lorenzo il Magnifico e Niccolò Machiavelli, il tipico esempio di perfetto uomo rinascimentale, di “homo faber fortunae suae”. L’architetto e pittore italiano, celebre maestro d’originalità e una delle figure più importanti dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, fu lodato anche come musicista e poeta "di facundia grande ne' versi". Nella seconda metà del Sec. XV la musica e la danza vivono una stagione di incredibile ricchezza, con capolavori che si susseguono in un crescendo affascinante e stupefacente. Il ballo nobile diviene il simbolo della divina armonia cosmica e rappresenta l’ordine e la concordia che regnano a corte. Nasce così un’arte coreutica raffinata, elegante, codificata in forme scritte ben precise da grandi Maestri come “lo spectable e nobele cavaliero Messer Domenichino Piacentino, magister di buone maniere et del danzare” ed il suo più celebre allievo “Magister Guglielmi Hebraei Pisauriensis”, autori di libri che costituiscono autentiche pietre miliari della storia della danza. L’ambiente ideale e privilegiato per il ballo è la corte: è la nobiltà, che attraverso la grandiosità degli eventi, celebra il proprio trionfo in un felice itinerario verso il nuovo senso dell’armonia, verso la perfezione dell’arte, della musica e della danza in un’epoca in cui esse contribuirono alla evoluzione del pensiero umano.